Interviste



La mega intervista di Snowdonia a Massimo Zamboni del 1985, da noi riprodotta in HTML come se l'aveste tra le mani!!

a Radio Proletaria, 1985.

Estratto dal disco "Live in Punkow".

Panorama, 1984.

"Addio mondo crudele" - BLU n.41, 1990.

"A JA LJUBLJU SSSR" - Rockerilla 83/84, 1987.

Intervista sul numero zero di Vinile, 1987.

"CCCP - Fedeli alla linea" - FareMusica n.78, settembre 1990.

"CCCP Fedeli alla linea" - Mucchio Selvaggio n.141, ottobre 1989.

"CCCP - Fra ricordi e futuro" - URLO n.2, marzo/aprile 1992.



Snowdonia: CCCP Fedeli Alla Linea...
e la linea non c'è.



Una lunga e interessante intervista a Massimo Zamboni, dell'estate del 1985, riprodotta fedelmente con i disegni e l'impaginazione originale.
Cliccate
QUI per leggerla online.


Cliccate qui per la versione zippata dell'intervista (148 kbyte).



Alcuni stralci dell'intervista rilasciata da G.L.Ferretti a Radio Proletaria nel 1985, recentemente ritrasmessa da Radio Rock (106.6Mhz per Roma e provincia).

Cliccate qui per scaricare l'intervista.
Intervista a Radio Popolare, estratto da "Live in Punkow"


Il punk ha estratto la base del rock 'n roll degli ultimi anni '70. Voi cosa estraete dal punk?
Il motivo essenziale per cui i CCCP esistono è perché alla fine degli anni '70 l'Europa continentale - quindi aldilà di quello che è l'Inghilterra, l'America e il punk più conosciuto, ma l'Europa continentale - ha conosciuto quest'esplosione musicale che diceva: 'fanculo qualsiasi tecnica quello che mi interessa è l'anima di chi suona e non la qualità dello strumento.

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Intervista a Panorama, 1984.


Siete stati i primi a lanciare in Italia la linea del filosovietismo. Quando più di un anno fa amici del "Mittel Club", qui a Reggio Emilia, mi parlarono di tutto ciò, non credevo di essere di fronte a un fenomeno già in piena espansione...

Noi abbiamo fatto solo l'inizio. Il resto l'ha fatto l'Urss.

Vorrei conoscere questo inizio

Eravamo stanchi di tutto questo vivere all'americana, di mode americane e di cose del genere. Credi di vivere in America ma è ovvio che non è vero. Noi ci sentiamo europei dall'intelligenza più piena all'ignoranza più bestiale.

Europei d'accordo, ma perché lo schieramento dell'Est?

Scegliamo l'Est per ragioni etiche ed estetiche. All'effimero occidentale preferiamo il duraturo; alla plastica l'acciaio. Che fututro per un'Europa che non può ammettere che Pankow, Varsavia, Praga sono città europee a tutti gli effetti? Allora live in Pankow, live in Mosca...

Live in Ost-Berlin...

A Berlino la dolcezza del vivere esce a un livello puro: la violenza più grande, la dolcezza più estrema. I punk e i turchi. Kreuzberg (quartiere abitato prevalentemente da turchi, ndr.) è il cuore della nuova Europa.

Vuol dire che la vostra Europa passa attraverso l'Islam?

Dovresti essere a Berlino per capire. A berlino sei turco a tutti gli effetti, mangi turco, puzzi turco, sei circondato dai turchi. Le culture arabe e asiatiche sono a noi vicine e la cultura europea si incontra e si scontra con queste due civiltà de sempre. Questo è il nostro retroterra culturale e fisico. Noi facciamo quindi punk filosovietico.

E cosa c'entra la Russia?

Siamo filosovietici e non filorussi. Amiamo le Repubbliche asiatiche, amiamo l'Islam... non esiste un punto centrale del filosovietismo che ci affascina, i fascini sono molteplici.

Vivreste in Urss?

Se i CCCP non esistessero chiederemmo asilo politico in qualsiasi Stato dell'Urss.

Dove volete arrivare?

In Cina. Attraverso la Siberia.


INTERVISTE VARIE


BLU n.41, 1990.
Rockerilla n.83/84, luglio-agosto 1987.
Numero zero di Vinile, approssimativamente nel 1987.
FareMusica n.78, 1990.
Mucchio Selvaggio n.141, ottobre 1989.
URLO n.2, marzo/aprile 1992.