Francesco Magnelli


Francesco Magnelli nasce intorno al 1967 a Firenze. Si diploma in composizione al conservatorio. Compare sulla scena musicale italiana come arrangiatore di gruppi rock provenienti dalla Toscana dei primi anni '80 quali i Moda, i Litfiba e i Diaframma.
Insieme ad altri componenti dei Litfiba, Gianni Maroccolo (bassista), Ringo De Palma (batterista), Giorgio Canali (fonico), lascia nel 1989 il suo gruppo di provenienza e dopo aver conosciuto i CCCP durante una tourneé in Russia decide di collaborare con loro come tastierista e arrangiatore alla produzione del nuovo album del gruppo emiliano (Epica Etica Etnica Pathos). L'album inizia ad essere registrato a Rio Saliceto nella primavera del 1990 e segnerà l'inizio della collaborazione tra gli ex-Litfiba e i ex CCCP.
Con l'uscita del nuovo album i CCCP si sciolgono e dopo una pausa di qualche mese Ferretti, Zamboni, Maroccolo, Magnelli e Canali si ritrovano di nuovo a suonare insieme con il nome di C.S.I.
Magnelli oggi è il tastierista, il pianista ed uno dei compositori del gruppo. E` "famoso" per le sonorità delle sue tastiere soprannominate i "magnellophoni".
E' inoltre produttore di diversi gruppi tra cui: Kità, Andrea Chimenti, Settore Out.
In un'intervista Magnelli parla dei C.S.I. e del suo ruolo all'interno del gruppo.

"Moltissimo spazio viene lasciato alla creatività dei singoli. Quando lavoravo come arrangiatore dei Moda o dei Litfiba, mi trovavo nel classico modo di fare musica, quello con cui lavorano un po' tutti. Si diceva "Prova a farmi quella frase; proviamo quel giro, cambiamo questo giro di basso". Tutto questo nei C.S.I. non c'è. Se uno non ha già delle idee precise, parte con un canovaccio e gli altri aggiungono ciò che vogliono mettere del proprio strumento senza che nessuno dica niente. E` il massimo della libertà, non c'è nessun tipo di costrizione per nessuno."
[...] "Quello che preferisco è il lavoro della composizione, quello della nascita dei pezzi. Le sensazioni che riesco a provare in quel momento sono quelle più forti."
[...] "Vorrei sottolineare che siamo un gruppo vero anche se siamo un Consorzio di Suonatori Indipendenti; lo siamo per quello che riguarda la parte compositiva e gli arrangiamenti, lo siamo per quello che riguarda la produzione stessa dei dischi. [...] Avendo la libertà più ampia nel dare il possibile ad un progetto, diamo tutti e cinque moltissimo e siamo veramente l'espressione massima di quello che può essere definito un gruppo."