15 maggio 2002          Numero 17

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INDICE TEMATICO DEGLI ARRETRATI.

La Pravda è aperta alla collaborazione di tutti voi. Se avete articoli, notizie, cronache di avvenimenti, commenti a margine di tutto ciò che riguarda i CCCP, CSI o PGR non esitate a contattarci: saremo felicissimi di ospitarvi su queste pagine!

Zamboni, Mostar, la Russia.

 

Una rara opportunità per i lettori di RudePrava. E' con grande piacere che lanciamo l'idea di un'intervista a Massimo Zamboni. Lo abbiamo contattato e Massimo si è detto disponibile e contento per l'iniziativa. Da oggi quindi potete inviarci all'indirizzo di posta chiediloazamboni@rudepravda.net tutte le domande che vorreste sottoporre a Zamboni. La casella di posta sarà a disposizione fino al 31 Maggio, termine ultimo per inviare le vostre domande. Pubblicheremo le risposte su queste stesse pagine.

Pubblichiamo due estratti tratti dal diario da Mostar "Il mio primo dopoguerra" di Massimo Zamboni. Le letture hanno accompagnato in giro per l'Italia la proiezione del documentario "Linea di Confine", realizzato da Davide Ferrario, sulla trasferta dei CSI nel 98 a Mostar. I due brani sono un pensiero sulla divinità che appare e la lettura finale che fa da sunto alla serata.

 

Sarà proiettato a Roma il documentario  "Passano i soldati" di Luca Gasparini, con la colonna sonora realizzata da Massimo Zamboni. Le proiezioni a Roma, si svolgeranno presso il cinema Politecnico Fandango nelle seguenti date:
-lunedì 27 maggio: ore 20.30 con la presentazione di Zamboni ed Eraldo Affinati, e ore 22.30;
-lunedì 3 giugno: ore 18.00, 19.30, 21.00 e 22.30. Il programma si può consultare su www.fandango.it.

 

 

PASSANO I SOLDATI( di Luca Gasparini)


Alla morte di mio padre venni in possesso del suo archivio di ricordi di guerra: Carlo era stato sette anni sotto le armi, da alpino, e aveva fatto la Francia, l'Albania e la ritirata di Russia. Era uno dei pochi ritornato vivo dalla disfatta. Nel suo archivio trovai diari, annotazioni, lettere, fotografie.
Dopo l'archivio, mi misi a leggere libri sulla ritirata di Russia: quelli di Nuto Revelli e Mario Rigoni Stern. Andai a conoscere i due scrittori (mio padre era un devoto di Rigoni Stern, era stato diverse volte ad Asiago a incontrarlo), cercai amici e commilitoni di mio padre.
Infine andai in Russia, mille chilometri a sud di Mosca, dove il fascismo aveva mandato gli italiani a combattere e morire: al fiume Don.
Attraverso le interviste a Revelli, Rigoni Stern e alcuni amici di Carlo, le immagini del viaggio in Russia, inediti materiali d'archivio di provenienza sovietica, e con la musica di Massimo Zamboni (già membro dei CCCP-Fedeli alla linea e dei CSI), il documentario racconta la storia della progressiva comprensione da parte di un figlio della vicenda del padre: un percorso che parte da una completa mancanza di comunicazione - a vent'anni, nel 1977, troppo grande era la distanza tra le visioni del mondo dei figli e dei padri - e giunge dopo una lunga strada a un profondo "capirsi" che riesce a superare differenti idee e scelte di vita.


SCHEDA TECNICA

Passano i soldati, Italia 2001, durata 57'
Sceneggiatura, montaggio e regia: Luca Gasparini
Con: Nuto Revelli, Mario Rigoni Stern
Fotografia: Francesco Cavazza, Gherardo Gossi
Musiche: Massimo Zamboni
Suono: Giuseppe Napoli
Organizzazione: Eugenia Gaglianone (Russia)Chiara Cordaro, Elisabetta Gioia (Italia)
Ricerche d'archivio in Russia: Marina Rossi
Produzione: Indigo Film
Festival: Torino Film Festival, 2001, Bergamo Film Meeting, 2002, N.I.C.E. (New Italian Cinema Events) Mosca, 2002.

BIOFILMOGRAFIA DI LUCA GASPARINI 

Regie:
Passano i soldati (2001)
Bajram (coautore con Daniele Vicari, 1999)
Tempi moderni. CCCP - Fedeli alla linea (1989)
Orizzonti di gloria (coautore con Luca Pastore, 1985)

Selezione fra i montaggi più significativi:
Alice è in paradiso (regia di Guido Chiesa, 2002)
I nostri anni (regia di Daniele Gaglianone, 2000)
Il partigiano Johnny (regia di Guido Chiesa, 2000)
Non mi basta mai (regia di Guido Chiesa e Daniele Vicari, 1999)
Tutti giù per terra (regia di Davide Ferrario, 1997)
Materiale resistente (regia di Guido Chiesa e Davide Ferrario, 1995)