Il 29 giugno concerto dell'ex leader dei Csi & friends a Monte Sole. Senza rinnegare il passato

Sorpresa: il ribelle “rosso” del rock per Dossetti

di M.Ber.

Ben due festival musicali ideati e diretti da Giovanni Lindo Ferretti, anima leader del rock ribelle anni '80 coi suoi Csi, animeranno l'estate musicale emiliana. La seconda edizione della rassegna Per te, dal 13 luglio a Bologna - intrapresa con spirito libero dopo il gran rifiuto di Jovanotti alla giunta Guazzaloca - , e il festival “Confusion&“, dal 23 giugno a Castelnovo Monti (Re). Ma tra la partenza dei due festival, Ferretti darà vita il 29 giugno al concerto "Per grazia ricevuta", in memoria di don Dossetti, nel Parco Storico di Monte Sole, sede del monastero dove visse e morì il sacerdote bolognese. Con Ferretti ci saranno Ginevra Di Marco, Gianni Maroccolo, Francesco Magnelli e Giorgio Canali Ferretti, Per grazia ricevuta: quale? Quella della generazione che ci ha preceduto, così più importante di noi. Noi non faremo altrettanto: la banalizzazione ha fatto passi da gigante. E` semplicemente l'omaggio a don Dossetti di un gruppo musicale di oggi. Nè politica nè cultura alta di mezzo.

Ma voi rockettari ribelli che c'entrate con Dossetti?

In quanto rockettari niente, in quanto ex giovani emiliani molto. Ho 48 anni, parlo per me e per le persone che sono più simili a me: Dossetti ha a che spartire con la storia più profonda della nostra regione, nel bene e nel male. Certo la sua cultura era estranea al al ribellismo giovanile, è una scoperta della nostra maturità. Gli emiliani "rossi" come noi l'hanno imparato ad amare in vecchiaia e in morte. Penso a Cavriago, cittadina dei suoi parenti, dove c'`e ancora l'ultimo busto di Lenin, che gli ha offerto la cittadinanza onoraria. Dossetti era quello che più era nel loro cuore, più dei politici moderni.

Lei ha presente l'incipit del discorso di Dossetti dell'86 al ricevimento dell'Archiginnasio d'oro di Bologna da parte del sindaco Imbeni? Guai a voi quando tutti gli uomini diranno bene di voi, esordì.

Lui aveva un'idea chiara della complessità della vita, onore al merito. Ma per me Dossetti è quasi una questione privata, un punto fermo non indifferente in questo pezzo di paese.

Perchèdurante la guerra aveva presieduto il Cln di Reggio Emilia?

No, non ce lo ricordavamo affatto, negli anni giovanili non l'abbiamo mai saputo. Per noi stava dall'altra parte. E` oggi che quello del Cln è diventato un momento assolutamente mitologico.

Ma al di làdelle mitologie dovreste ricordare che Dossetti fu chiamato da De Gasperi nella Dc che si preparava al '48, poi dal cardinal Lercaro come candidato alternativo al sindaco comunista, e poi fu consigliere al Concilio...

Guardi, non ho nessuna intenzione di ridurre Dossetti alla mia misura, quello che mi preme è il rapporto che questa terra aveva con lui, l'amore con cui la gente ha seguito i suoi ultimi giorni. Personalmente poi ho un'immagine di Dossetti visto da bambino, per la dignità che esprimeva. Quelli come lui erano persone di una tale levatura... Ma non sto tentando di dirle che Dossetti era simile a noi. E` che ne ammiro la laicit`å del pensiero politico e la profondità religiosa mai accomodante. So bene che fu il grande antagonista di Dozza a Bo, ma allora ero un giovane estremista. Eppure il "Mai più Dozza contro Dossetti" a 40 anni l'ho capito. La lunga malattia di Dossetti mi ci ha fatto ripensare. Forse era destino che un giovane che forzava i limiti e i confini ritornasse al centro del problema. Difendo l'estremismo adolescente, ma a 40 anni bisogna accettare di essere cresciuti. Ed è più facile che apprezzi il silenzio chi ha urlato molto.

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