18 marzo 2002          Numero 15

ARRETRATI: n°1 n°2 n°3 n°4 n°5 n°6 n°7 n°8 n°9 n°10 n°11 n°12 n°13 n°14
INDICE TEMATICO DEGLI ARRETRATI.

La Pravda è aperta alla collaborazione di tutti voi. Se avete articoli, notizie, cronache di avvenimenti, commenti a margine di tutto ciò che riguarda i CCCP o i CSI non esitate a contattarci: saremo felicissimi di ospitarvi su queste pagine!

Succede, è successo:
si sgretola e via.

Riprendiamo le nostre pubblicazioni, dopo una lunga pausa autunnale e invernale, dall'ultima notizia che avevamo dato, ovvero l'uscita del disco “Noi Non Ci Saremo Vol. I”.
L'11 Maggio scorso è uscito infine “Noi Non Ci Saremo Vol. II”, l'ultimo disco dei Csi che chiude definitivamente il lungo percorso musicale della band. I titoli delle 12 tracce sono:

01. Maledirai
02. Finistere
03. Linea gotica
04. Irata
05. Chairman Mao
06. Barce
07. Buon anno ragazzi
08. Polvere
09. Non torna
10. Vicini
11. Nessuno fece nulla
12. Mongolishe

In rete abbiamo trovato un'interessante recensione del disco a cura di Fabrizio Massignani, la proponiamo anche qui citando il sito da cui è tratta.

Come promesso, volume 2 nei best che chiudono l'attività certosina ed importante del Consorzio Suonatori Indipendenti. Dodici le tracce qui presenti, fra live, rarità, la versione inedita di “Brace” per voce e quintetto d'archi, la nuova “Non Torna” maturata a Berlino e la tradizionale “Mongolishe”, solitamente chiamata a chiudere i concerti della band durante il tour di “Tabula Rasa Elettrificata”. Ma il senso d' insieme di questo secondo best è massiccio e "irato", se confrontato al primo. Rigoroso e scintillante, quello, strisciante e nervoso questo nuovo, assemblaggio della parte oscura dei C.S.I., del loro terrorismo mentale. Ce lo confermano le invettive alla Fininvest di “Maledirai”, la rabbia di “Linea Gotica”, la furia nervosa di “Finistère”, i passaggi live con Bregovic, la riarrangiata per l'occasione “Buon Anno Ragazzi”, tracce che alla bellezza "solita" della band lasciano qui posto in primo piano all'intransigenza sociale che il gruppo ha sempre avuto in sè, alla facoltà di essere "contro", a facce tese che non concedono sorrisi. Suono che striscia, lentezza nell'andare ma percettibile magma che sotto ribolle ed è pronto ad esplodere, mentre si attraversa la rigida poetica "ferrettiana" che stavolta non lascia spazio al sole, alla gioia, perchè questo non è più il tempo ed il luogo per farlo.


Sempre in tema proponiamo una lunga e interessante intervista di Claudio Todesco a Gianni Maroccolo e Francesco Magnelli pubblicata su Jam on line.

Infine segnaliamo un'intervista a Giovanni Lindo Ferretti a cura di Gianni Sibilla che si può leggere qui.


Nel Giugno 2001, poi, nonostante i Csi si fossero già sciolti, tutti i componenti del vecchio gruppo, con l'eccezione di Massimo Zamboni, si sono ritrovati insieme a suonare a Monte Sole, in Romagna, uniti nel ricordo di Don Giuseppe Dossetti. L'esibizione, intitolata “Per grazia ricevuta” ha visto sul palco Giovanni Lindo Ferretti (lettura e canto), Ginevra Di Marco (voce), Gianni Maroccolo (synth, basso, chitarra), Francesco Magnelli (magnellophoni, pianoforte) e Giorgio Canali (chitarra, reiterati ritardi, synth). Su “Avvenire” del 3 Giugno 2001 troviamo un'intervista nella quale Ferretti ci racconta il perchè dell'omaggio musicale a Dossetti.
Il concerto del 29 Giugno ha segnato un momento fondamentale nell'evoluzione degli ex-Csi. In questa occasione infatti, gli ex-csi si sono scoperti più uniti e affiatati di quando loro stessi avrebbero immaginato; nasce così la voglia di lanciare un nuovo progetto musicale. Ecco quindi i P.R.G., abbreviazione di “Per grazia ricevuta”. Li ascolteremo presto in primavera con un disco prodotto dal francese Zazou.



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