La Pravda è aperta alla
collaborazione di tutti voi. Se avete articoli, notizie, cronache di
avvenimenti,
commenti a margine di tutto ciò che riguarda i CCCP o i CSI non
esitate a contattarci: saremo felicissimi di ospitarvi su queste
pagine!
Succede, è successo:
si sgretola e via.
Riprendiamo le nostre pubblicazioni, dopo una lunga pausa autunnale e
invernale,
dall'ultima notizia che avevamo dato, ovvero l'uscita del disco Noi Non Ci
Saremo Vol. I.
L'11 Maggio scorso è uscito infine Noi Non Ci Saremo Vol. II, l'ultimo
disco dei Csi che chiude definitivamente il lungo
percorso musicale della band. I titoli delle 12 tracce sono:
01. Maledirai
02. Finistere
03. Linea gotica
04. Irata
05. Chairman Mao
06. Barce
07. Buon anno ragazzi
08. Polvere
09. Non torna
10. Vicini
11. Nessuno fece nulla
12. Mongolishe
In rete abbiamo trovato un'interessante recensione del disco a cura di
Fabrizio Massignani, la proponiamo anche qui
citando il
sito da cui è tratta.
Come promesso, volume 2 nei best che chiudono l'attività certosina
ed importante del
Consorzio Suonatori Indipendenti. Dodici le tracce qui presenti, fra live,
rarità, la versione inedita di
Brace per voce e quintetto d'archi, la nuova Non
Torna maturata a
Berlino e la tradizionale Mongolishe, solitamente chiamata a
chiudere i concerti della band durante il tour di Tabula Rasa
Elettrificata. Ma il senso d' insieme di questo secondo best è
massiccio
e "irato", se confrontato al primo. Rigoroso e scintillante, quello,
strisciante e nervoso questo nuovo, assemblaggio della parte oscura dei
C.S.I., del loro terrorismo mentale. Ce lo confermano le invettive alla
Fininvest di Maledirai, la rabbia di Linea Gotica,
la furia nervosa di Finistère, i passaggi live con Bregovic, la
riarrangiata per l'occasione Buon Anno Ragazzi, tracce che alla bellezza
"solita" della band lasciano qui posto in primo piano all'intransigenza
sociale
che il gruppo ha sempre avuto in sè, alla facoltà di essere
"contro", a facce tese che non concedono sorrisi.
Suono che striscia, lentezza nell'andare ma percettibile magma che sotto
ribolle ed è pronto ad esplodere, mentre si attraversa la rigida poetica
"ferrettiana" che stavolta non lascia spazio al sole, alla gioia,
perchè questo
non è più il tempo ed il luogo per farlo.
Sempre in tema proponiamo una lunga e interessante intervista di Claudio
Todesco a Gianni Maroccolo e Francesco Magnelli pubblicata su
Jam on line.
Infine segnaliamo un'intervista a Giovanni Lindo
Ferretti a cura di Gianni Sibilla che si può leggere
qui.
Nel Giugno 2001, poi, nonostante i Csi si fossero già sciolti, tutti i
componenti del vecchio gruppo, con l'eccezione di Massimo Zamboni, si sono ritrovati insieme a suonare a
Monte Sole, in Romagna, uniti nel ricordo di Don Giuseppe Dossetti.
L'esibizione, intitolata Per grazia ricevuta ha visto sul palco Giovanni
Lindo Ferretti (lettura e canto), Ginevra Di Marco (voce), Gianni
Maroccolo (synth, basso, chitarra), Francesco Magnelli (magnellophoni,
pianoforte) e Giorgio Canali (chitarra, reiterati ritardi, synth).
Su Avvenire del 3 Giugno 2001 troviamo un'intervista nella quale
Ferretti ci racconta il perchè dell'omaggio musicale a Dossetti.
Il concerto del 29 Giugno ha segnato un momento fondamentale
nell'evoluzione degli ex-Csi. In questa occasione infatti,
gli ex-csi si sono scoperti più uniti e affiatati
di quando loro stessi avrebbero immaginato; nasce così la voglia di
lanciare un nuovo progetto musicale. Ecco quindi i P.R.G., abbreviazione di
Per grazia ricevuta. Li ascolteremo presto in primavera con un disco
prodotto dal francese Zazou.
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