Ko De Mondo



Introduzione
  1. A tratti
  2. Palpitazione tenue
  3. Celluloide
  4. Del mondo
  5. Home Sweet Home
  6. Intimisto
  7. Occidente
  8. Memorie di una testa tagliata
  9. Finistère
  10. La lune du Prajou
  11. In viaggio
  12. Fuochi nella notte (di San Giovanni)



Ko de Mondo è il primo disco dei CSI e il primo lavoro per la Polygram, dopo anni di collaborazione con la Virgin.
Ferretti, Maroccolo, Zamboni e gli altri vorrebbero andare a comporre in Belgio, il posto dov'erano finiti "i più sfigati tra i nostri emigranti", ma poi l'impossibilità di trovare una casa abbastanza spaziosa per viverci e suonarci li fa desistere. Viene poi trovato un posto adatto in Bretagna, in Finistére, e il gruppo vi si trasferisce.
Giovanni passa parte delle giornate sulla spiaggia prendendo appunti per possibili testi, mentre il resto del gruppo, in casa, compone le musiche. Alla sera si mette tutto assieme e nascono le canzoni, un metodo nuovo ma che sembra dare buoni risultati, anche se a lavoro completato ognuno ha qualcosa da ridire su qualche pezzo che non gradisce particolarmente.
Ferretti ad esempio, odiava In viaggio, mentre Zamboni non poteva sopportare Memorie di una testa tagliata.
Dice Massimo dell'album: "In Ko de mondo c'è una netta rottura rispetto al passato: Giusto in Celluloide accennavamo a dov'era andato a finire Jurij...
Lo scenario era cambiato: non più l'Impero Sovietico ma l'Europa e tutti i luoghi in cui finisce l'idea d'Europa. Ko de Mondo per noi vuol dire fine della terra. In realtà Codemondo è un paesino in provincia di Reggio Emilia, il cui nome significa capo del mondo."
Aggiunge Giovanni: "Scritto così può anche voler dire k.o. del mondo: il mondo occidentale al tappeto."

Ko de Mondo vende 30000 copie.

A Tratti


A tratti percepisco tra indistinto brusio
Particolari in chiaro,
Di chiara luce splendidi,
Dettagli minimali in primo piano,
Più forti del dovuto e adesso so
Come fare non fare, quando dove perché
E ricordando che tutto va come va
Come fare non fare, quando dove perché
E ricordando che tutto va come va
Ma non va, non va, non va, non va...

Nell'occhio inconsapevole di un cucciolo animale,
Archivio vivente della Terra,
Un battito di ciglia sonnolente racchiude un'esistenza
Spazio determinato, costretto dilatabile
Spazio determinato, costretto dilatabile mi incanta...

Chi c'è c'è e chi non c'è non c'è
Chi c'è c'è e chi non c'è non c'è

In toghe svolazzanti e lunghe tonache,
divise d'ordinanza tute folgoranti,
in fogge sempre nuove innumerevoli colori,
in abiti eleganti con la camicia bianca, la cravatta blu

Chi è stato è stato e chi è stato non è
Chi c'è c'è e chi non c'è non c'è
Chi è stato è stato e chi è stato non è
Chi c'è c'è e chi non c'è non c'è
Consumati gli anni miei,
vistosi movimenti sulla Terra,
grandiosi necessari, futili patetici

Come fare non fare, quando dove perché
E ricordando che tutto va come va
Come fare non fare, quando dove perché
E ricordando che tutto va come va
Ma non va, non va, non va...

Non fare di me un idolo mi brucerò,
se divento un megafono m'incepperò,
cosa fare non fare non lo so,
quando dove perché riguarda solo me,
io so solo che tutto va ma non va,
non va, non va, non va, non va...
Sono un povero stupido so solo che
Chi è stato è stato e chi è stato non è
Chi c'è c'è e chi non c'è non c'è
Chi c'è c'è e chi non c'è non c'è
Chi è stato è stato e chi è stato non è
Se tu pensi di fare di me un idolo
Lo brucerò,
Trasformami in megafono m'incepperò,
cosa fare non fare non lo so,
quando dove perché riguarda solo me,
io so solo che tutto va ma non va,
non va, non va, non va, non va...

Sono un povero stupido so solo che
Chi è stato è stato e chi è stato non è
Chi c'è c'è e chi non c'è non c'è
Chi c'è c'è e chi non c'è non c'è
Chi è stato è stato e chi è stato non è
Se tu pensi di fare di me un idolo
Lo brucerò
Trasformami in megafono m'incepperò,
cosa fare non fare non lo so,
quando dove perché riguarda solo me,
io so solo che tutto va ma non va,
non va, non va...


Palpitazione Tenue


Quando con i primi peli le idee impazzano
Quando con i primi peli le idee impazzano
Cantava un guitto e lo cantava bene
Cantava un guitto e lo cantava bene:

"Pietà è morta, è morta la speranza"
Il sangue mio
Bolliva nelle vene il sangue mio
Bolliva nelle vene
Bene faceva il sangue mio a bollire
Bolli che ti ribolli rischia di finire
Ne uscì un fanciullo uomo allucinato secco
ed era stato un bimbo dolce, caro,
ma non era ancorato e volò via
ma non era ancorato e volò via
ma non era ancorato e volò via
Costratto a un vai e vieni in alto e in basso
Per caso in vuoti e pieni magro e grasso
Mi muovo e ne convengo
Un elastico ardente
Mi ammalia credo
Una necessità perdente
Pallido figlio del cielo sostengo bianche lune
Acceso sotto il sole ardo d'amore rosso
a volte merito pietà e l'aspetto
a volte merito pietà e arriva con gli amici suoi ma
solo se m'assale pressoché sensuale è pietà
solo se m'assale pressoché sensuale è pietà
E' calorosa al tatto, ha l'occhio della mucca,
il fiato dell'amante, regalità regnante,
il cuore sulla bocca, morbidezza da gatto.

Solo dopo i trenta avvenne che
Non contento di me tornai a casa
Senza legami, senza giuramenti
A chicchessia che venga a reclamare alcunché
Cammino nei castagni tra faggi e cerri
Sotto cieli spaziali traverso le radure
M'intrigano le felci, in rovi inciampo
S'apre di spine e cardi la mia pelle...
S'apre di spine e cardi la mia pelle...
Scoprì la mano mia durezze nuove
Lava i pensieri miei la pioggia dura
Li attutisce la neve, la nebbia li rischiaccia
Li strizza il sole, li accende il fuoco li sublima
Li accende il fuoco li sublima
Li accende il fuoco li consuma poi
Palpitazione tenue
Un nodo nella gola
Vaga in questa notte serena al ricordo
Vaga in questa notte serena al ricordo
Palpitazione tenue
Un nodo nella gola
Un nodo nella gola
Un nodo nella gola


Celluloide


Via col vento Il vento della steppa
Balla con Jurij il piccolo cosacco
vende paccottaglia dell'Armata Rossa
lavora conto terzi per i piccoli boss
Proposta indecente Attrazione fatale
Le porno casellanti al servizio di frontiera
Les liaisons dangereuses La scelta di Sophie
Gola profonda Oral Anal Non Stop

Donne sull'orlo di una crisi di nervi
Woodstock Easy rider The wall Cuori ribelli
Lanterne rosse Rocco e i suoi fratelli
JFK Robin Hood Papillon Malcolm X
Fronte del porto Profondo rosso
Mucchio selvaggio Corazzata Potemkin
Senza via d'uscita Gioventù bruciata
La moglie del soldato Soldato blu!

C'è tanto da imparare!

A qualcuno piace caldo Il tè nel deserto
Totò d'Arabia Suspiria Casablanca
Totò le Mokò Sette chili in sette giorni Indiana Jones
Assassinio sull'Orient Express Giù la testa
Turista per caso Dune La tempesta
L'ultimo imperatore La Contessa di Hong Kong
La Cina è vicina
Run Tokio ga Sex and Zen Tokio decadence!

C'è tanto da imparare!

L'ultima tentazione L'inferno di cristallo
Fino all'ultimo respiro San Michele aveva un gallo
Roma città aperta Italiani brava gente Pane amore e fantasia Amici miei
Via col vento Il vento della steppa
Balla con Jurij il piccolo cosacco,
vende armamenti atomici a corto e medio raggio,
ha già imparato tanto è pieno di volontà!


Del Mondo


E' stato un tempo il mondo giovane e forte,
odorante di sangue fertile,
rigoglioso di lotte, moltitudini,
splendeva pretendeva molto...
Famiglie donne incinte, sfregamenti,
facce gambe pance braccia...

Dimora della carne, riserva di calore,
sapore e familiare odore...
E' cavità di donna che crea il mondo,
veglia sul tempo lo protegge...
Contiene membro d'uomo che s'alza e spinge,
insoddisfatto poi distrugge...

Il nostro mondo è adesso debole e vecchio,
puzza il sangue versato è infetto...

E' stato un tempo il mondo giovane e forte,
odorante di sangue fertile...
Dimora della carne, riserva di calore,
sapore e familiare odore...
Il nostro mondo è adesso debole e vecchio,
puzza il sangue versato è infetto...

Povertà magnanima, mala ventura,
concedi compassione ai figli tuoi...
Glorifichi la vita, e gloria sia,
glorifichi la vita e gloria è...

E' stato un tempo il mondo giovane e forte,
odorante di sangue fertile...
Famiglie donne incinte, sfregamenti,
facce gambe pance braccia...


Home Sweet Home


Per passeggiare preferisco all'alba la brughiera,
batte la pioggia bretone sui passi e li rincuora,
per contemplare il mondo l'alto di una duna,
atterrato dal vento cerchio arancione e basso è il sole.

Rimpicciolita l'iride schiariti gli occhi al fondo,
affogati di libano rosso rinvigoriti;
baratto adrenalina con chi ingoia eccitanti.
Cresce di swing, di swing invecchia di tensioni stanche
il chiacchiericcio querulo informato e sordo
a chi non vuole non capisce non perde occasione.

Om mani padme om
Om mani padme om

Big - family - mulo - house
Big - family - mulo - house
Big - family - mulo - house

Batte il mio cuore caldo in caldo branco caldo,
nucleo animale minimo e familiare franco,
Disciplinatho sto in quest'Acida Alleanza
Consorzio Suonatori Indipendenti Ustmamò.

Om mani padme om
Om mani padme om

Home sweet home - aù

Big family mulo house (Home sweet home - aù)
Big family mulo house (Home sweet home - aù)
Big family mulo house (Home sweet home - aù) (Om mani padme om)
Big family mulo house (Home sweet home - aù)
Big family mulo house (Home sweet home - aù) (Om mani padme om)...



Intimisto


Mi rubi il tempo, mi rubi l'energia
Non ascolti il lamento, non ascolti il richiamo
Incrini il mio coraggio, vanifichi l'attesa
Le sere che ti aspetto, i pomeriggi che aspettano la sera
Mi rubi la mattina che mi sveglio da solo e non sta bene...
Distruggi le mie felicità perché sono da poco agli occhi tuoi...
Qualcuna la riempi, la gonfi a dismisura
E io devo lasciarla che stava bene silenziosa e sola
E gli occhi tuoi mi rubano la luce
Perché tu possa splendere nei miei
Allora non rimane niente e te ne vai
Allora non rimane niente e te ne vai
Consuma spento e lento il mio dolore consuma me.


Occidente


Ahi ahi ahi ahi ahi...
Ahi ahi ahi ahi ahi...

Un mutante di cane lince gatto in potenza
D'umana discendenza ma più debole adatto
a mutamenti nuovi dai lividi colori in mare in atto...
Un mulo vecchio
Di carichi eccessivi, di percosse
Svezzato presto
Non indugia a dolcezze, rotto all'incanto
Avvezzo alla brutalità al disprezzo...

Ahi ahi ahi ahi ahi...
Ahi ahi ahi ahi ahi...

Tra fremiti di bestie camion gas clacson
Vociare di mercanti a contrattare macellai
Fidanzati per mano famigliole festanti
Di sguardi petulanti botte a chi non ubbidisce insulti
Residui di carovane in viaggio orde dirette ad inseguire il sole...
Occidente
Occidente
Alla guerra alla gloria alla storia...

Ahi ahi ahi ahi ahi...
Ahi ahi ahi ahi ahi...

Luogo da cui non giunge suono
Luogo perduto ormai...
Ahi ahi ahi ahi ahi...
Ahi ahi ahi ahi ahi...


Memorie di una Testa Tagliata


Chi è che sa di che siamo capaci tutti
Vanificato il limite oramai
Vanificato il limite
Si avvicina l'inverno
Soffice crepitio sulla terra
Pomeriggio dolce assolato terso
Sotto un cielo slavo del Sud
Slavo cielo del Sud non senza grazia

(sistema evocativo in atto accesso obbligato zona rischio)

Salgo
Lento, leggero
Caldo
Sbuffo animale
Penetrante m'assale
Un
Ultimo
Pensiero
Odora di te
Mi
Distendo
Aprendomi
Tensione verticale
Rallenta il mio respiro
Scende in profondità
Si adatta al soffio del mondo
pomeriggio dolce assolato terso
Sotto un cielo slavo del Sud pieno di grazia

(sequenze disturbate eccesso sovraccarico pericolo pericolo)

In basso
In fondo
Giù
La
Mia
Testa
Tagliata
Porge
Uno sguardo
Fisso
Immutabile ormai
Sguardo
Compassionevole
Replay
La mia testa
Tagliata
Replay
Sguardo compassionevole
Sguardo fisso oramai
Replay
Replay
Vuoto
Replay
Vuoto

(sistema evocativo esaurito interruzione)


Finistère


Annus Horribilis in decade malefica
Decade malefica in stolto secolo
Secolo
Secolo osceno e pavido
Grondante sangue e vacuo di promesse

Annus Horribilis
Annus Horribilis
Annus Horribilis in decade malefica

S'attardano ombre
Le parole confondono
Si separano sponde
Coltivano incendi
Cure imposte e subite
Da sembianze smarrite
Sotto sguardi accecati
Tra pochezze infinite

Ecco le novità
Ecco le novità
Ecco le novità

Il cielo è scudo labile e tenue
Ammalia il vuoto e nulla seduce
Avanza il lato oscuro, s'alza s'innalza abbaglia
Mi ruba gli occhi ed ero cieco già
Mi ruba gli occhi ed ero cieco già
Lo so lo so lo so
Mi ruba gli occhi
Annus Horribilis in decade malefica
Decade malefica in stolto secolo
Secolo
Secolo osceno e pavido
Grondante sangue e vacuo di promesse
Conosco le parole
Dette scritte scandite
Tenerezze stupite
E tensioni impazzite
Tendono al grande bang
Tendono al grande bang
E tutto tende al grande BANG


In Viaggio


Girano i Sufi in tondo nello spazio
Nel tempo
Salgono i verticali i monaci in clausura
Immobili
Viaggiano l'alto il basso senza abbellimenti
(Cadono di vertigine...
Cadono di vertigine...)
Strisciano verso il ritmo i tarantolati schiacciati dallo spazio senza tempo

Viaggiano i viandanti viaggiano i perdenti
Viaggiano i perdenti più adatti ai mutamenti viaggia Sua Santità

Consumano la terra in percorsi obbligati i cani alla catena
Disposti a decollarsi per un passo inerte più in là
Coprono spazi ottusi gli idoli
Clonano miliziani dai ritmi cadenzati
In sincrono

Viaggiano i viandanti viaggiano i perdenti
Viaggiano i perdenti più adatti ai mutamenti viaggia Sua Santità

Viaggiano i viandanti viaggiano i perdenti più adatti ai mutamenti
Viaggia la polvere viaggia il vento viaggia l'acqua sorgente
Viaggiano i viandanti viaggiano i perdenti più adatti ai mutamenti viaggia Sua Santità
Viaggiano ansie nuove e sempre nuove crudeltà
Cadono di vertigine...
Cadono di vertigine...
Cadono di vertigine...
Cadono di vertigine...


Fuochi nella Notte
(di San Giovanni)



(Un, deux, trois, quatre)

Parlano piano al sole le ombre stanche di rumorose rabbie e infinite menzogne
Lunghe di sterminati fili in lunga fila sorde ai tonfi di corpi che vengono abbattuti
Tra poco arrossa il cielo della sera sospeso tra azzurri spazi gelidi e lande desolate
Quietami i pensieri e le mani e in questa veglia pacificami il cuore

Così vanno le cose, così devono andare
Così vanno le cose, così devono andare

S'alzano sotto cieli spenti i canti di chi è nato alla terra ora di volontà focose speranze
E da energie costretto e si muove alla danza, danza, danza, danza, danza, danza, danza
Festa stanotte di misere tribù sparse impotenti, di nuclei solitari che è raro di vedere insieme ancora
E s'alzano i canti e si muove la danza
E s'alzano i canti e si muove la danza, danza, danza, danza, danza
Muoiono i preti rinsecchiti e vecchi e muoiono i pastori senza mandrie
Spaventati i guerrieri, persi alla meta i viaggiatori
La saggezza è impazzita, non sa l'intelligenza
La ragione è nel torto, conscia l'ingenuità
Ma non tacciono i canti e si muove la danza
Quietami i pensieri e il canto e in questa veglia pacificami il cuore

Così vanno le cose, così devono andare
Così vanno le cose, così devono andare
Chi c'è c'è e chi non c'è non c'è
Chi c'è c'è e chi non c'è non c'è
Chi è stato è stato e chi è stato non è
Chi c'è c'è e chi non c'è non c'è
Chi c'è c'è e chi non c'è non c'è
E non tacciono i canti e si muove la danza
E non tacciono i canti e si muove la danza
Danza, danza, danza, danza, danza, danza, danza, danza...
(Così vanno le cose, così devono andare...)